La sindrome metabolica è una condizione patologica complessa conosciuta anche con il nome di sindrome di Reaven: ecco quali sono i sintomi e i segni distintivi di questo disturbo. Ne parliamo assieme agli esperti della Farmacia Pelizzo una delle migliori farmacie di turno di Udine.
I valori elevati di glicemia a digiuno, superiori ai 100 mg per dl, rappresentano una delle caratteristiche distintive della sindrome metabolica. Questa condizione patologica comporta, fra l’altro, un eccesso di grasso addominale che determina un incremento del giro vita, superiore a 88 cm per le donne e a 102 cm per gli uomini. Altri sintomi della sindrome sono livelli di pressione arteriosa superiori a 85 mmHg di minima e 130 mmHg di massima e valori di colesterolo HDL bassi, inferiori ai 50 mg per dl per le donne e ai 40 mg per dl per gli uomini.
Le patologie correlate
In molti casi la sindrome metabolica è correlata al diabete di tipo II e all’obesità. Proprio per questo motivo, le origini e la diagnosi sono parallele alle origini e alla diagnosi dell’obesità. Questo vuol dire, fra l’altro, che per curare e tenere sotto controllo queste tre condizioni patologiche si possono adottare gli stessi piani alimentari e apportare le stesse correzioni allo stile di vita. Le cause della sindrome metabolica e dell’obesità vengono definite multifattoriali. Incide per oltre il 60% la predisposizione genetica, in riferimento sia all’ereditarietà diretta che al cosiddetto imprinting genetico.
L’alimentazione e lo stile di vita
Anche il regime alimentare seguito e lo stile di vita che si pratica sono fattori predisponenti rispetto alla sindrome metabolica. Uno squilibrio prolungato del rapporto fra energia consumata ed energia spesa può causare un incremento di grasso corporeo. Avviene, in pratica, che il dispendio di energia è inferiore all’assunzione di calorie. Sul lungo periodo tale condizione favorisce alterazioni metaboliche in riferimento alla gestione del grasso endogeno e di quello esogeno. I fattori ambientali possono, a propria volta, essere coinvolti nella sindrome metabolica, soprattutto in presenza di sostanze che hanno un effetto dannoso rispetto alla funzionalità endocrina. La sindrome può svilupparsi anche a causa di alterazioni del ritmo sonno veglia, di infiammazioni croniche dell’intestino, dell’assunzione di farmaci in terapia cronica e di alterazioni del microbiota intestinale correlate a disturbi da malassorbimento.
Sindrome metabolica: i sintomi
Nelle persone che soffrono di sindrome metabolica, la distribuzione del grasso corporeo nei tessuti può determinare una conformazione a pera o a mela. La prima espone a rischi inferiori e presuppone un accumulo di grasso sulle anche e sui fianchi; il rapporto vita fianchi è basso, mentre è alto l’indice di proporzione di massa muscolare e massa grassa. Nel caso della conformazione a mela, invece, i depositi di grasso aumentano in corrispondenza della circonferenza addominale; ne deriva un rapporto basso tra massa muscolare e massa grassa, con un rapporto elevato vita fianchi. Se si verifica un aumento a livello addominale del grasso corporeo, si può sviluppare una steatosi epatica in quanto una quantità superiore di grassi liberi può raggiungere il fegato.
Sindrome metabolica: i rischi
I rischi che scaturiscono dalla sindrome metabolica possono coinvolgere disturbi della sfera neurologica, di quella endocrina e di quella ormonale. Inoltre, la sindrome può favorire le apnee notturne e la comparsa di ipertensione arteriosa. Non solo: questo problema è correlato a infiammazioni croniche da stress ossidativo, che comportano una risposta immunologica limitata: così, la resistenza alle infezioni risulta inferiore al necessario. Per curare la sindrome metabolica è necessario intervenire sulla dieta al fine di ridurre il peso, ricorrendo a uno stile di vita che preveda una regolare attività fisica e la dismissione di abitudini sbagliate come l’assunzione di sostanze tossiche, il consumo di alcolici e il fumo.