Mamme in Smart Working: Come fare?

La Pandemia da Covid-19 ha portato moltissime mamme a non andare in ufficio ma lavorare da casa. Questo porta certamente dei vantaggi ma introduce anche delle difficoltà nello svolgimento del lavoro. In particolare la presenza di bambini in casa porta davvero a momenti in cui continuare a lavorare e concentrarsi diventa difficoltoso. Come fare?

Mamme in Smart Working

Lo Smart Working ha rappresentato, e continua tuttora, un’ancora di salvezza per tante mamme e papà. Alternativa a questo era non poter lavorare con grave perdita di reddito, quindi sotto questo aspetto, benedetto Smart Working.

Dobbiamo rilevare che questa forma di lavoro che si è resa necessaria a fronte della pandemia, è una realtà da anni in molti Paesi che da tempo l’hanno adottata come forma di lavoro flessibile.

Naturalmente occorre comunque garantire una quantità e qualità del lavoro al datore di lavoro e realizzare questo con i bambini intorno che fanno continue richieste, litigano tra loro e tutto ciò che ogni mamma ben conosce, è tutt’altro che semplice.

Lo Smart Woirking consente di non perdere tempo, spesso anche tanto, negli spostamenti e gestire con una buona flessibilità i tempi lavorativi. In Italia questa è una modalità nuova, poco applicata prima delle necessità; per capire come fare è utile rifarsi all’esperienza delle mamme che in altri Paesi lavorano da molto tempo da casa.

Consigli per lo Smart Working

In molti casi in Smart Working operano entrambi i genitori. Se questo è il tuo caso, è utile organizzarsi dandosi dei turni, sempre che il tipo di lavoro lo permetta.

A turno mamma e papà baderanno ai bambini dando la possibilità all’altro di portare avanti il lavoro il più possibile. Ad esempio, al mattino lavora la mamma e al pomeriggio il papà.

In questo modo i bambini avranno sempre la presenza di un genitore che gioca o svolge attività con i bambini, li porta a fare la spesa insieme, ad esempio, o nelle belle giornate si può andare ai giardinetti e così via.

Certo i bambini tenderanno sempre a rivolgersi all’altro genitore disturbando il lavoro e per questo occorre un’azione educativa verso i bambini facendo capire loro che l’altro genitore sarà tutto per loro quando finirà il lavoro e quanto più viene disturbato, tanto più si allontana quel momento.

C’è chi ritiene più opportuno isolarsi in una stanza e chi, invece, preferisce comunque mantenere una presenza fisica in ambienti comuni. Se possibile, consigliamo la prima soluzione, soprattutto se nel corso del lavoro occorre affrontare videoconferenze, purché i bambini siano accuditi da qualcuno, ovviamente.

Sfruttare il mattino

Le ore del mattino hanno l’oro in bocca, dicevano i nostri nonni, abituati ad alzarsi al canto del gallo e andare al lavoro nei campi appena dopo l’alba.

Cerca di sfruttare al massimo le prime ore del mattino per portarti avanti con il lavoro, finché i bambini ancora sono nelle braccia di Morfeo e poi sfrutta ogni tempo in cui i bambini sono tranquilli davanti alla TV o impegnati in giochi tra loro.

Bene anche recuperare la sana abitudine del sonnellino dei bimbi dopo pranzo e farli andare a letto presto alla sera, recuperando così anche alcuni preziosi momenti di coppia o semplicemente per te stessa, rilassarti e fare ciò che ti piace, a prescindere dal lavoro.

In fondo, non hai da prepararti, uscire, metterti nel traffico caotico e perdere un sacco di tempo per recarti in ufficio. Diventare mattinieri e dedicarti quanto prima al lavoro non appare, in quest’ottica, una cosa così tanto gravosa.

Nel corso della giornata fissa dei momenti per stare con i bambini, giocare, fare attività insieme eccetera. I bambini capiranno e accetteranno più volentieri di lasciarti lavorare tranquilla se sanno che ad un certo punto sarai tutta per loro.